7 febbraio 2011

RIFLESSIONI SUL SENTIERO INNEVATO.



Sono stato tra i monti ancora innevati, alla ricerca di me stesso, ho percorso sentieri muschiosi bruciati dal gelo tra dormienti pini, qua e là pozzanghere sciolte simili a stagni, arbusti spinosi  e rami spezzati sotto il peso della neve. In alto i falchi facevano il loro volo sottile e fugace, i merli volavano bassi, zirlando s’allontanavano al mio lento procedere. Com’era lontana la cattiveria del mondo e come profonde le preoccupazioni che recavo meco. La mia inquietudine era però più leggera, il silenzio mi confortava un poco. Il silenzio, oh, il silenzio quante voci s’ascoltano quando c’è il silenzio. E tutto aveva un senso, anche il rumore del mio calpestìo sulle foglie secche. Il cielo era grigio e mondo come l’acqua del mare quando lo sferza il maestrale, lo ripulisce con la sua risacca ridonandogli almeno un poco del suo lucore invernale. Ho guardato questo cielo bello e gelido con la mia malinconia tempestosa sfiorando gli occhi di Dio.
Antonio Ragone

8 commenti:

  1. ciao zio è troppo bella un bacione

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  2. Molto bella Antonio, anche molto malinconica. Anche io ascolto le voci del silenzio e le hai descritte in un bellissimo contesto. Un abbraccio!

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  3. bene grazie... figurati, ogni tanto un po' di buona poesia fa solo bene.

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  4. ‎..ascoltare la voce del silenzio significa ascoltare la più bella musica che possa esistere al mondo......

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  5. Gentilissimo Antonio,
    qual musica soave può oltrepassare il silenzio?
    Nessuna.... o forse si! una musica c'è: quella che proviene dal nostro animo, dalla nostra malinconia, sebbene a volte rumorosa sia!

    Musica accompagnata da merli, falchetti, ed altre creature......, nel suo silenzioso rumore, è grandioso questo silenzio, ci mette in contatto col Divino, ci mette in contatto con noi stessi.....

    Grazie Antonio.

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  6. Molto bella.... come al solito sembra di essere nella scena... complimenti!

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  7. Soltanto l'animo sensibile di un poeta può descrivere così mirabilmente le sensazioni che si provano nel contemplare un paesaggio ammantato di neve e,quindi,circondato dal silenzio che induce alla riflessione su sè stessi e sul mondo che ci circonda.
    Complimenti,Antonio,per la bellezza e la profondità di questi versi!

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